Negroamaro is a black grape variety grown almost exclusively in Puglia, particularly in the Salento area. The origin of the name according to some is nothing but the repetition of the black word in two languages: niger in Latin and μαύρο (translated mávro) in Greek, hence the dialectal màru. According to others it derives instead from the very dark color of the berries and the bitter taste of the wine. It is one of the main vines of Southern Italy.
Sauvignon Blanc is a white grape variety from the French area of Bordeaux. The name derives from the French word sauvage (“wild”), an adjective due to its origins of a native plant of the French south-west. It is one of the most common white grape varieties in the wine world, with which it is possible to produce fresh white wines with a marked varietal imprint. The vine Sauvignon Blanc, thanks to its ability to adapt, is grown extensively in France, Australia, New Zealand, South Africa, California and South America, with a small share also in Italy.
Chardonnay is a white, international grape variety grown in all the wine-growing areas of the world. It is also used and above all for the production of quality classic sparkling wines in Italy and in the world. The chardonnay and merlot are, among the so-called “international” French vines, the most cultivated in every part of the world, thanks to their high adaptability.
Pinot Gris (genetic mutation of Pinot Noir) has been for many years one of the most “fashionable” wines of Italian production. A success that allowed the plant not only in Veneto, but also in Friuli and Alto Adige. Development that led on one hand to the massive reduction of red varieties and on the other to a notable qualitative leap. It has a coppery color, often it is vinified in white but if vinified in contact with the skins it assumes its peculiar coppery color and is theoretically less “endowed” with its white or black variant.
With the name Malvasia are indicated many vines, most of them white, geographically distributed a little throughout Italy. Although of different origins, all these vines share some basic characteristics: in fact they all present, even if with varying degrees of intensity, a spicy fragrance of musk and apricot and rather high sugar residues. These characteristics make the vines of the Malvasia group particularly suitable for the production of sparkling wines and passitoes.
The Falanghina is a very ancient vine, originally from the slopes of Taburno and some areas of the Campi Flegrei, but for some decades the production of Sant’Agata de ‘Goti is also famous. It gives rise to several DOC wines of Campania, including Falanghina del Taburno, Campi Flegrei, Galluccio. The vine is the most widespread of the province of Benevento, its historic area until thirty years ago was between the municipalities of Bonea and Benevento, where secular vineyards are still surviving.
Primitivo is an Italian red grape variety, very widespread in the province of Taranto, especially in its capital Manduria (hence the name “Primitivo di Manduria”), in the lower part of Brindisi and in the Lecce area. The origin of the name is probably linked to the early biological cycle (flowering, maturation, …), and is generally harvested in the first ten days of September.
Susumaniello is a black grape variety produced mainly in Salento, in the province of Brindisi. The cluster has a medium size, with black-bluish berries. The wines obtained are ruby red with often purple red reflections. On the nose it is possible to perceive fruity notes of plum, berries, red fruit jam; the spicy fragrances reminiscent of pepper and vanilla are also very pleasant.
Il Negroamaro è un vitigno a bacca nera coltivato quasi esclusivamente in Puglia, in modo particolare nel Salento. L’origine del nome secondo alcuni non è altro che la ripetizione della parola nero in due lingue: niger in latino e μαύρο (traslitterato mávro) in greco, da cui il dialettale màru. Secondo altri deriverebbe invece dal colore molto scuro degli acini e dal sapore amaro del vino. È uno dei principali vitigni dell’Italia Meridionale.
Il Sauvignon Blanc è un vitigno a bacca bianca, proveniente dalla zona francese di Bordeaux. Il nome deriva dalla parola francese sauvage (“selvaggio”), aggettivo dovuto alle sue origini di pianta autoctona del sud-ovest francese. Si tratta di uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi nel mondo vitivinicolo, con il quale è possibile produrre vini bianchi freschi con una marcata impronta varietale. Il vitigno Sauvignon Blanc, grazie alla sua capacità di adattamento, è coltivato estensivamente in Francia, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, California e Sud America, con una piccola quota anche in Italia.
Il Pinot grigio (mutazione genetica del Pinot nero) è stato per molti anni uno dei vini più “alla moda” della produzione italiana. Un successo che ne ha permesso l’impianto non solo in Veneto, ma anche in Friuli e in Alto Adige. Sviluppo che portò da un lato alla riduzione massiccia delle varietà rosse e dall’altro ad un notevole balzo qualitativo. È di colore ramato, spesso è vinificato in bianco ma se vinificato a contatto con le bucce assume il suo peculiare colore ramato ed è teoricamente meno “dotato” della sua variante bianca o nera.
La Falanghina è un vitigno molto antico, originario delle pendici del Taburno e di alcune zone dei Campi Flegrei ma da alcuni decenni è famosa anche la produzione eseguita a Sant’Agata de’ Goti. Dà origine a diverse DOC della Campania, tra cui Falanghina del Taburno, Campi Flegrei, Galluccio. Il vitigno è il più diffuso della provincia di Benevento, il suo areale storico fino a trent’anni fa erano i comuni di Bonea e Benevento, dove ancora sopravvivono vigne secolari.
Primitivo è un vitigno rosso italiano, molto diffuso nella provincia di Taranto, in particolar modo nel suo capoluogo Manduria (da cui il nome “Primitivo di Manduria”), nel basso brindisino e nel leccese. L’origine del nome è probabilmente legata al ciclo biologico (fioritura, maturazione, …) precoce, e viene generalmente vendemmiato nella prima decade di settembre.
Il Susumaniello è un vitigno a bacca nera prodotto prevalentemente nel Salento, nella provincia di Brindisi. Il grappolo ha dimensione media, con acini di colore nero-bluastro. I vini che si ottengono appaiono di color rosso rubino con dei riflessi spesso rosso porpora. All’olfatto è possibile percepire note fruttate, di prugna, frutti di bosco, confettura di frutta rossa; molto piacevoli sono anche le fragranze speziate che ricordano il pepe e la vaniglia.
Con il nome Malvasia vengono indicati molti vitigni, la maggior parte a bacca bianca, geograficamente distribuiti un po’ in tutta Italia. Sebbene di origini diverse, tutti questi vitigni condividono alcune caratteristiche di base: infatti presentano tutti, anche se con diversi gradi di intensità, una fragranza piccante di muschio e di albicocca e residui zuccherini piuttosto alti. Queste caratteristiche rendono i vitigne del gruppo delle Malvasie particolarmente adatti alla produzione di spumanti e di passiti.
Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca, internazionale, coltivato in tutte le aree viticole del mondo. Viene utilizzato anche e soprattutto per la produzione di vini spumanti di qualità “metodo classico” in Italia e nel mondo. Lo chardonnay e il merlot sono, tra i vitigni francesi cosiddetti “internazionali”, quelli più coltivati in ogni parte del mondo, anche grazie alla loro elevata adattabilità.